Montegridolfo

Luoghi

  • Comuni
  • Via Roma, Montegridolfo, Rimini, Emilia-Romagna, 47837, Italia

Descrizione

Montegridolfo


Dal Medioevo alla Seconda Guerra Mondiale, Montegridolfo è stato teatro di conflitti e cambiamenti: dai combattimenti gotici e longobardi, al dominio dei Malatesta e Borgia, fino alla Linea Gotica nel 1944.

535-553, la guerra gotica (tra ostrogoti e bizantini) spinge le popolazioni della bassa valle del Conca a ritirarsi sui colli dell’immediato entroterra, come luoghi idonei alla difesa; fenomeno che si ripete successivamente, in particolare nel X sec. con l’invasione longobarda.

1033, San Pietro, unica Parrocchia sul territorio, figura tra i beni dell’Abbazia di San Pietro di Rimini e, nel 1148, Montegridolfo compare in un documento che conferma l’appartenenza alla stessa Abbazia. Nel 1228, Fusculus de Monte Gradulfo si sottomette insieme ad altri cittadini dei vicini castelli al Comune di Rimini e, nel 1233, il Console di Montegridolfo Pasitto giura di armarsi con il Comune di Rimini nella guerra contro Urbino.

1288, Montegridolfo è attaccato dai Guelfi di Mondaino e di Saludecio conabbrucciamento de’ libri e de’ paramenti sacri, ...e abbruciate le case ad altri molti.

1336, in occasione delle lotte interne alla casata dei Malatesta, Ferrantino Novello saccheggia il castello recando gravissimi danni, che saranno poi riparati da Galeotto Malatesta; questi, nel 1338, circonda il castello di nuove mura con quattro poderosi torrioni.

1371, nella descrizione della Romagna fatta dal Cardinale Anglico, Montegridolfo viene citato con 37 focolari.

1445, Montegridolfo passa ai Montefeltro e poi ritorna ai Malatesta; dopo la disfatta di Sigismondo e altre vicende, nel 1500 cade sotto il dominio dei Borgia e poi della Repubblica di Venezia (1503), fino ad entrare nel 1509 nello Stato della Chiesa.

1769, Giovanni Ganganelli è eletto Papa ed assume il  nome di Clemente XIV.

1797, con la formazione della Repubblica Cisalpina, il Comune di Montegridolfo viene soppresso e inserito nel distretto di Saludecio insieme ai castelli di Meleto e Cerreto che erano suoi annessi.

1818, dopo la restaurazione dello Stato della Chiesa, Montegridolfo viene di nuovo eretto a Comune con a capo un Confaloniere, corrispondente all’attuale Sindaco.

1859, l’11 settembre le truppe del Generale Cialdini attraversano il territorio di Montegridolfo, che viene così annesso al costituendo Regno d’Italia.

1944, Montegridolfo è un caposaldo della Linea dei Goti, poi divenuta nota come Linea Gotica; qui, il 31 agosto, gli Alleati attaccano e vincono la forte resistenza tedesca.

IL TERRITORIO
Quale estremo lembo della Romagna, è stato uno dei baluardi a guardia del crinale che separa il versante romagnolo da quello marchigiano. Nato su uno sperone cespuglioso come rifugio all’arrivo delle invasioni che si sono succedute nell’antichità, è divenuto storicamente un caposaldo conteso da Malatesta, Montefeltro, Borgia, Veneziani e Chiesa.

Assai modesto come estensione, ha mantenuto per secoli lo stesso numero di abitanti, che nel 1500 erano 950 e oggi sono circa 1000; cosicché si è strutturato nel tempo con le sue contrade come una comunità armonica, tanto da suggerire a uno storico locale l’immagine di una unità simbolica:…è formato da tre centri di cui uno è il Castello verso mezzogiorno, l’altro è la Parrocchia di San Pietro verso tramontana e l’altro è la Madonna del Trebbio. Il Castello, sede del Comune, sembra dominare il resto del territorio, simile al capo dell’uomo; San Pietro, posta in luogo centrale, è nel mezzo del corpo; il Trebbio tira a sé per formare un centro principale. (Del Monte Matteo: Storia di Montegridolfo, 1913).Andando più indietro, uno storico del 1600 annotava che Montegridolfo … è habitato da persone assai intelligenti di buone creanze, e similmente di lingua molto bona. (Adimari R.: Sito Riminese; 1616).

Ha cresciuto il Papa Clemente XIV che soppresse la potente Compagnia di Gesù e, durante i pochi anni del suo pontificato, recuperò alla Chiesa il prestigio internazionale.
Mentre ha conservato orgogliosamente la parlata e i costumi della bassa Romagna, reca anche i segni della cultura fiorita nel vicino Montefeltro. Ha ospitato pitture del fanese Pompeo Morganti, del santarcangiolese Guido Cagnacci e di altri valenti artisti provenienti dalle scuole dei due versanti.

Tuttavia, qui prevalgono i tratti inconfondibili di quella antica “piccola Roma”, detta prima Romanìola, poi Romandìola e infine Romagna, che oggi è terra con una precisa identità, ricca di fermenti ideali fino ai confini del visionario.

CREDITS: https://comune.montegridolfo.rn.it/vivere-il-comune/


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